lunedì 29 febbraio 2016

Il mare nasconde le stelle - Francesca Barra | Recensione

Titolo: Il mare nasconde le stelle.
Autore: Francesca Barra. 
Edizione: Copertina rigida.
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 14:90€
Pagine: 154
ISBN978881167154-1  

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Trama.


Il mare sembra una distesa infinita. Remon ha quattordici anni e da giorni è su una barca, infreddolito ed affamato. Il rumore della paura è assordante in quel silenzio. Ma Remon non si sente solo. Guarda il cielo e affida alle stelle la cosa più importante per lui: il suo sogno di libertà. Non sa dove è diretto. Sa bene da cosa sta fuggendo. Dal suo paese, l'Egitto. Dall'odio e dalla intolleranza che hanno cambiato la sua vita all'improvviso. Perché Remon è cristiano e non è più libero di giocare per le strade, di andare a scuola, di pregare Dio. È stato costretto a scappare senza dire addio alla sua famiglia. Nei suoi occhi, troppo piccoli per aver visto già tanto dolore, rivede i momenti felici con loro: gli abbracci di sua madre, le chiacchiere con suo padre, le risa con suo fratello. Tutto ora appare così lontano. Ora che il suo viaggio è finito e una terra sconosciuta lo accoglie: l'Italia.

Remon non si aspetta più nulla dal futuro. Eppure i miracoli possono accadere. Perché basta poco per sentirsi di nuovo a casa. Basta l'affetto di amici inaspettati. Basta l'appoggio di insegnanti che credono in te. Basta l'impegno e la passione per lo studio. Remon giorno dopo giorno ritrova la speranza e il coraggio di sorridere ancora. Senza dimenticare il passato. Senza dimenticare da dove viene. Ma forte di una nuova scoperta: a volte anche dal mare si può volare.
Dopo il grande successo di Verrà il vento e ti parlerà di me, Francesca Barra torna con una storia toccante e unica. La storia vera di un ragazzo scappato dalla violenza del suo paese con una valigia piena di sogni. La storia di una comunità che fa della tolleranza la sua bandiera. Una storia che insegna a non dare nulla per scontato. A lasciare aperto il cuore a chi ci sembra diverso da noi. Perché non c'è ricchezza più grande. Perché questo è l'unico modo per sconfiggere la paura ed essere davvero liberi. 



Remon ha sedici anni ed è scappato dall'Egitto per sfuggire alla persecuzione contro la sua religione, il cristianesimo copto. Oggi studia al liceo scientifico di Augusta ed è circondato dall'affetto di una nuova famiglia e di nuovi amici. La madre, il padre e il fratello che sono nel suo paese gli mancano ogni giorno. Il suo sogno è diventare un uomo libero.


Scheda Autore

Francesca Barra 


Francesca Barra è una giornalista professionista. Lavora in televisione per La7, Sky, Rai e Mediaset. Ha condotto su Radio1 RaiLa bellezza contro le mafie, ha collaborato con «Sette» e «l'Unità». È autrice dei libri Il quarto comandamentoGiovanni Falcone un eroe solo,Tutta la vita in un giorno. Per Garzanti ha pubblicato il romanzo Verrà il vento e ti parlerà di me.




Ammetto di aver divorato il libro in qualche ora. Avrei voluto correre al computer, accedere al blog e sputare tutto quello che avevo da dire, ma sono contenta di non averlo fatto. Il libro, da come avrete capito dalla trama, tratta un'argomento difficile e delicato per l'Italia e gli Italiani, un argomento che spesso viene utilizzato con superficialità ed egoismo per accusare gli immigrati di ogni problema presente nel nostro paese. Come se fossero loro il male maggiore, come se fossero stati loro a deludere tutto il popolo Italiano. In ogni caso cercherò di essere il più neutra possibile e di concentrarmi solo sulla fantastica scrittura di Francesca Barra (che non delude mai). E' quasi inutile specificare che il suo stile e il suo linguaggio catturano il lettore e lo portano ad immedesimarsi con la storia. Ormai sembro quasi ripetitiva ma ci tengo a specificarlo, dato che ormai pubblicano quasi di tutto. Francesca, per quanto mi riguarda, fa parte di quella cerchia ristretta di autrici/autori Italiani che meritano di essere letti e apprezzati. L'ho detto nell'altra recensione e lo ribadisco qui. 
Tornando al libro, troviamo un ragazzo che desidera una vita migliore per se stesso e la sua famiglia. Un ragazzo, che in realtà è un ragazzino, che affronta l'inimmaginabile pur di avere un'occasione un più per sorridere. Fa del coraggio la sua forza maggiore e si imbarca per poter arrivare in quel paese dei balocchi quale è l'Italia. Almeno per loro. 
C'è da dire che chi sceglie di attraversare i mari pur di arrivare in Italia, scappa da qualcosa che noi Italiani non possiamo nemmeno immaginare, e Francesca non perde l'occasione per farcelo notare dando voce a Remon e alla sua storia. Si pensa spesso che ogni immigrato arriva in Italia er uccidere, stuprare e rubare, ma non è sempre così. Sarebbe stupido negare che queste cose purtroppo accadono, ma non si tratta solo di questo. Gli immigrati sono delle persone, e come loro anche gli Italiani possono essere "marci dentro". Remon in queste 154 pagine ci racconta di cosa ha dovuto passare pur di provare a vivere una vita migliore di quella che viveva in Egitto. Lì la sua religione non era ben accetta e lì, a differenza di quanto accade in Italia (è un dato di fatto) chi non professa una determinata religione merita di vivere l'inferno. Remon dall'alto dei suoi quattorici anni ha il coraggio di prendere in mano la sua vita e di rischiare tutto pur di non rinunciare a quel che ama o a quel che crede. In pochi sarebbero in grado di farlo e, soprattutto, in pochi trovano il coraggio di dar voce ad un ragazzo come Remon. 
Questa è una di quelle storie che dovrebbero essere raccontate più spesso. Ci vorrebbero più Francesca Barra nel mondo e meno bigotti pronti a puntare il dito. Non mi sento all'altezza di dover giudicare la trama del libro perché, da come avrete capito, parla di una storia vera. Della vita di un quattordicenne che ha lasciato tutto e tutti per vivere. Ma posso consigliarvi il libro, questo sì.
Leggetelo perché vi aprirà occhi e cuore.
Leggetelo perché tutti meritano di conoscere Remon e la sua storia. 
Leggetelo perché tutti dovrebbero avere un po' più di coraggio e meno dita puntate.
Leggetelo perché vi lascerà qualcosa dentro che non potrete ignorare. 
"Il mare nascone le stelle" non è sono un libro, è un grido esasperato di chi non ce la fa più ad ascoltare idiozie dettate dal bigottismo. 
Ve lo consiglio, quindi, non da lettrice ma da essere umano. Francesca ci ha raccontato una storia ce parla di coraggio, umanità, opportunità e amore. Ed è una storia che tutti abbiamo bisogno di leggere. 

Grazie per aver letto la recensione. 
Selene


Ringrazio lo staff "Garzanti" per avermi fatto avere una copia gratuita del libro.

giovedì 4 febbraio 2016

Il gatto che aggiustava i cuori - Rachel Wells | Recensione

TitoloIl gatto che aggiustava i cuori.
Autore: Rachel Wells. 
Edizione: Copertina rigida.
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 16:90€
Pagine: 320
ISBN: 978881168000-0 

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Trama.

Se ti senti solo
fidati di me.
C'è sempre una sorpresa ad aspettarti. 


«Una storia che ha scaldato il cuore dei lettori. Un debutto sorprendente per mesi in vetta alle classifiche.»
The Bookseller

La gente accusa noi gatti di essere egocentrici ed egoisti,
ma spesso le cose stanno in tutt'altro modo.
Ero un gatto desideroso di aiutare chi ne aveva bisogno.
D'indole gentile e amorevole,
ero impegnato nella nuova, specialissima missione:

prendermi cura delle persone.

Come ogni gatto, Alfie adora passare le sue giornate sonnecchiando sul divano davanti al camino. Un po' di carezze, un po' di fusa rumorose, ed è felice. Ma all'improvviso è costretto a lasciare la casa in cui è cresciuto, e si ritrova solo e sperduto per le strade di Londra. Tutto cambia quando arriva in Edgar Road, una via piena di verde e di bellissime villette a schiera. Alfie capisce subito che solamente lì può sentirsi di nuovo a casa. Solamente lì può trovare una nuova famiglia. Eppure gli abitanti del quartiere non sono pronti ad accoglierlo. Concentrati sui loro problemi, non hanno tempo per occuparsi di lui. Fino a quando scoprono che non è un gatto come gli altri. Ha un dono speciale: è capace di riconoscere i desideri più nascosti. Alfie sa bene che Claire è ancora in cerca di amore dopo essere stata lasciata dal fidanzato; che Jonathan, cinico e disincantato, in realtà si sente troppo solo, e che Polly vorrebbe solo qualcuno in grado di proteggerla. Giorno dopo giorno, si accorgono di quanto abbiano bisogno di lui. Il loro nuovo amico è pronto ad aiutarli, a provare a cambiare le loro vite, a riaccendere le loro speranze. Perché Alfie è in grado di aggiustare quello che il destino a volte ha rotto e ad ascoltare la melodia silenziosa dei loro cuori. Un romanzo che è un caso editoriale unico. Con 100.000 copie vendute in un mese è salito in vetta alle classifiche inglesi. Adorato dai librai indipendenti, Il gatto che aggiustava i cuori ha acceso tra i lettori un inarrestabile passaparola. Un protagonista dolce e buffo come il gatto Alfie, e la sua capacità di aiutare le persone a ritrovare sé stesse. Un libro che regala felicità, e insegna che c'è sempre una sorpresa in arrivo.



Questo è il genere di libro che tutti gli amanti degli animali dovrebbero leggere. Parla di Alfie, il gattone che si è trovato a vivere uno dei peggiori incubi e che è riuscito a trovare la sua serenità e quella degli altri. Immagino che la scrittrice abbia una grande passione per gli animali e la loro psicologia, perché il libro è scritto in maniera così dettagliata e veritiera che ho finito per aver voglia di studiare la psicologia ferina. Rachel ci ha portato nel mondo di Alfie facendoci quasi dimenticare che il protagonista fosse un gatto. Ogni capitolo racconta di quanto questo gatto abbia avuto coraggio e forza nel rialzarsi da solo. Dopo un abbandono, dopo delle sofferenze e in completa solitudine. E' triste pensare che possano succedere cose del genere (che non vi anticiperò nel dettaglio) e che un gatto abituato ad una casa e a ricevere affetto si ritrovi in mezzo alla strada dal giorno alla notte, ma Rachel ha avuto modo di spiegarci come la vive un gatto e come reagisce ad una cosa come quella appena descritta. Nonostante io abbia troppo poco tempo per leggere, ogni volta che potevo mi fiondavo sul libro e divoravo capitoli. Mi ha preso davvero molto e ho adorato il modo di narrare della scrittrice e il suo stile. E' vero che sembra quasi stupido specificare che un libro è scritto bene e che le scrittrici conoscono la propria lingua, ma da lettrice accanita vi posso assicurare che non è sempre così. In ogni caso di questo vi parlerò più approfonditamente in un altro articolo sul blog. 
Tornando alla recensione, c'è da dire che le vicende descritte da Rachel sono forse un po' estremizzate: abbiamo la donna sola e in depressione, abbiamo lo scapolo d'oro ma infelice, abbiamo l'ipocondriaca mamma iperprotettiva e abbiamo una famiglia straniera appena arrivata in un nuovo paese. Rachel, che a quanto ho capito ha scritto solo questo libro al momento, ha voluto rendere tutto un po' estremo per caratterizzare meglio azioni e contesti. O almeno è quello che ho percepito io. E va bene, perché nonostante l'inverosimile del tutto relativo è riuscita ad incollarmi al libro. Ed è quel "nonostante" che fa capire la qualità della lettura. Ho letto diversi libri e in pochi mi hanno preso sul serio, "il gatto che aggiustava i cuori" è uno di quelli. Ho rivisto il mio gatto nei comportamenti di Alfie e ho preso a cuore la sua storia forse anche per questo motivo. Credo davvero che Rachel abbia studiato qualcosa prima di scrivere questa storia, e non fa che dimostrare l'impegno e la passione dedicata a questo libro che, sebbene non sia un best seller, è davvero un gran ben libro. Per chi non ama gli animali di certo sembrerà un libro mediocre e inutile, ma chi invece ama quel mondo ne resterà estasiato. E' meraviglioso il modo in cui Rachel permette di entrare nella mente di quel gatto, il modo in cui ci permette di sentire il disagio e la sofferenza che può provare un gatto lasciato solo. E forse sono un po' eccessiva, ma amo così tanto i gatti che ho preso sul serio a cuore il libro. Inutile dire a questo punto che ve lo consiglio, ma attenzione: non leggetelo se non siete pronti ad un libro diverso. Perché pur essendo un libro semplice nasconde più di quanto si può percepire. Il consiglio che posso darvi è quello di immedesimarvi completamente nella storia, altrimenti non riuscirete ad arrivare al centro della storia stessa. 

A presto con una nuova recensione, e grazie per avermi letto nuovamente. 
Selene

Ringrazio lo staff "Garzanti" per avermi fatto avere una copia gratuita del libro.

Il canto del ribelle - Joanne Harris | Recensione

Titolo: Il canto del ribelle.
Autore: Joanne Harris. 
Edizione: Copertina rigida.
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 16:90€
Pagine: 320
ISBN: 978881168803-7 

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Trama.

«Il protagonista indiscusso è Loki, l'antieroe che finalmente può far sentire la sua voce.»

The Independent

«Il nuovo romanzo di Joanne Harris conquisterà coloro che hanno amato gli eroi della Marvel.»
The Guardian

« Loki, Odino, Thor e le altre divinità norrene; giganti e demoni in un libro in cui Joanne Harris riesce ad ammaliare come sempre i suoi lettori.»
The Times 

Per Loki, il dio delle fiamme, intelligente, affascinante, ingannatore, spiritoso, l'accoglienza ad Asgard non è delle migliori. Nella città dorata che s'innalza nel cielo in fondo al Ponte dell'Arcobaleno, dove vivono le donne e gli uomini che si sono proclamati dèi, tutti diffidano di lui, che ha nelle vene il sangue dei demoni. Malgrado la protezione di Odino, Loki ad Asgard continua a non essere amato: quello è il regno della perfezione, dell'ordine, della legge imposta. Entrare definitivamente nella schiera delle divinità più importanti, per lui, è impossibile: non solo gli viene impedito, è la sua stessa natura ribelle a impedirglielo. Ma arriva il momento della sua riscossa. Il mondo delle divinità è agli sgoccioli, una profezia ne ha proclamato la fine imminente. E Loki potrà mettere le sue capacità al servizio di Asgard e dei suoi abitanti. È lui che si adopera, con la sua astuzia, per trarre in salvo Thor e compagni. Ma gli dèi sono capricciosi, volubili e di certo non più leali di Loki. Adesso è giunta per lui l'ora di decidere da che parte stare, chi difendere e contro chi muovere battaglia. E di scoprire se i suoi poteri e la sua astuzia possono davvero salvarlo dalla fine che minaccia i Mondi e le creature, umane e divine, che li abitano.
Joanne Harris ci porta nelle atmosfere piene di fascino della mitologia nordica: le divinità buone e cattive, i popoli in lotta tra loro, le forze oscure, le città fantastiche e le battaglie sanguinose. Protagonista assoluto è Loki, il dio temuto ed esiliato da tutti che cerca il suo riscatto: è lui a raccontarci la sua versione dei fatti, secondo una prospettiva diversa da quella che abbiamo conosciuto sin qui. Preparatevi a scoprire Odino, Thor e le altre divinità norrene come non li avete mai conosciuti.


Scheda Autore

Joanne Harris



Joanne Harris è nata, da padre inglese e madre francese, nello Yorkshire, dove attualmente vive. Si è laureata al St Catharine's College di Cambridge, dove ha studiato francese e tedesco medievale e moderno. Fino al 1999 ha insegnato francese nelle scuole secondarie di Leeds.

I suoi libri sono tutti editi in Italia da Garzanti. Oltre a Chocolat, il suo romanzo d'esordio apparso nel 1998, tradotto in tutto il mondo e da cui nel 2001 è stato tratto l'omonimo film, ha pubblicato Vino, patate e mele rosse (1999),Cinque quarti d'arancia (2000), La spiaggia rubata (2002), La donna alata (2003), Profumi, giochi e cuori infranti (2004), Il fante di cuori e la dama di picche (2005), La scuola dei desideri(2006), Le scarpe rosse (2007), Le parole segrete (2008), Il seme del male (2009), Il ragazzo con gli occhi blu (2010). È anche autrice, con Fran Warde, di Il libro di cucina di Joanne Harris (2003) e di Al mercato con Joanne Harris. Nuove ricette dalla cucina di «Chocolat» (2007).



Lo vedete quel bel faccino che appare alla nostra sinistra? Ecco, non c'entra nulla con la descrizione del "Loki" fatta da Joanne Harris, ma Tom Hiddleston è sempre ben accetto. Specificato questo piccolo dettaglio, direi di iniziare con la recensione. Mi chiedo come faccia Joanne Harris ad essere sempre così sublime, dico sul serio. Il suo stile non ti permette di allontanarti dalla storia da lei narrata, rende tutto terribilmente ipnotico e straordinario. Ma stavolta per me non è andata proprio così. Ho sempre amato il personaggio di Loki, lo trovo molto complesso e sottovalutato, e quello che mi aspettavo da questo libro era qualcosa di entusiasmante, ma non è stato così. Ogni cosa è narrata nel migliore dei modi a tal punto che il personaggio di Loki, se possibile, sia valorizzato ancora di più, ma non sono riuscita a finire il libro. Ed è un peccato perché ci tenevo in particolar modo a leggerlo. Magari tra un po' ci riproverò e riuscirò a terminarlo, tuttavia in questo momento ho scelto di lasciar perdere.
Per tornare a parlare del testo, Joanne ha di nuovo reso ogni ambientazione quasi tangibile. Ho letteralmente immaginato ogni cosa descritta (soprattutto le ambientazioni sui mercanti), e quasi percepito gli odori o le sensazioni del protagonista. Lui, ovviamente, ne combina di tutti i colori. Devo dire che nonostante io non sia riuscita a terminare il libro ogni personaggio è ben caratterizzato e con una presenza molto forte. Ha narrato di Loki senza dimenticare mai nessuno, senza mai lasciare all'immaginazione un'azione o un pensiero. La voce narrante (che in ogni caso è Loki) non si è fatta scappare nulla, e questa è una dote che pochi scrittori hanno. Ed è per questo che mi è dispiaciuto non riuscire a portare a termine la lettura, perché il libro nel complesso è davvero molto bello e merita di essere letto. Che si parli di Odino, di Thor o di qualsiasi altra divinità che ha fatto parte della vita di Loki, ogni personaggio da qualcosa da dare. Una lezione da far imparare al lettore. E' questo quello che ho percepito leggendo alcuni capitoli: Joanne ha voluto farci capire delle cose importanti tra il divertimento e la curiosità. Sì perché Loki non può essere altro che sarcastico, furbo ed incredibilmente intelligente. E' un personaggio da scoprire ed amare, almeno se vi piacciono i cattivi. Sebbene io abbia letto solo la metà del libro sono riuscita ad amare i personaggi ma non i racconti scelti dall'autrice. C'era qualcosa che mi impediva di appassionarmi realmente a quella particolare situazione o a quello che avrebbe potuto fare Loki o chi per lui. Il mondo della Marvel è complesso e il fandom è molto severo a riguardo. Forse faccio parte di quella fetta di fandom, ma mi aspettavo di meglio dal racconto. Quindi il mio consiglio è quello di ignorare completamente questa mia recensione (inutile) e di provare a leggerlo comunque. Dico sempre che le mie recensioni non sono oro colato e che servono solo per darvi spunto, ma dovete scegliere voi. In ogni caso tenete sempre conto che Joanne Harris è una grande scrittrice e che il personaggio di Loki non è facilissimo da comprendere, narrare e far amare. 

Grazie per aver letto la recensione. 
Selene


Ringrazio lo staff "Garzanti" per avermi fatto avere una copia gratuita del libro.

domenica 20 dicembre 2015

Tutto l'amore smarrito. - Antonella Frontani | Recensione

TitoloTutto l'amore smarrito.
Autore: Antonella Frontani. 
Edizione: Copertina rigida.
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 14:90€
Pagine: 176
ISBN: 978881168819-8 

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Trama.


Quando finisce il passato?
Dove si nascondono i segreti?
Solo tu lo sai.
È il momento di svelarlo.

Adele adora fermarsi a guardare l'orizzonte dove i confini del sole si perdono. Quel panorama le dona serenità, nonostante tutto. Nonostante il lavoro da giornalista in cui non si sente realizzata e i tanti sogni lasciati in un cassetto. La sua unica ragione di vita è Amata, sua figlia. Amata, che ha bisogno di lei più che mai, chiusa nel suo mondo fatto di melodie, spartiti e tasti del pianoforte. Ogni gesto, ogni pensiero, ogni scelta di Adele è per lei nei suoi giorni che scorrono sempre uguali. Fino a quando non conosce Pietro e il suo silenzio che non riesce a trovare una voce. Pietro è sopravvissuto al campo di concentramento di Mauthausen e porta ancora dentro il gelo di quel tempo lontano. I suoni, i rumori, le immagini invadono i suoi incubi. Adele deve solo intervistarlo, poche semplici domande per poi lasciarsi tutto alle spalle. Ma ci sono incontri che cambiano la vita per sempre. Ci sono sguardi capaci di arrivare in luoghi dove il buio non ha lasciato spiragli. Ci sono persone a cui non si può mentire. E questo fa paura. Eppure, più Pietro tenta di fuggire davanti ai suoi fantasmi, più capisce che Adele è la sola che può aiutarlo a fare pace con sé stesso. Perché in lei riconosce i suoi stessi errori. E un dolore simile al suo. Un dolore che parla di un amore impossibile che non ha avuto il coraggio di vincere il destino. Di ferite mai rimarginate. Di scelte senza riscatto. Per la prima volta si sentono vicini a qualcuno senza finzioni né scappatoie. Ma quando il passato torna con la sua forza dirompente, c'è solo una strada da percorrere. La strada più difficile. Quella della verità. A ogni costo. Tutto l'amore smarrito è un esordio potente che lascia una traccia profonda nell'animo di chi lo legge. Antonella Frontani con una penna decisa e suggestiva ci regala una storia che sorprende ed emoziona. Un romanzo in cui la memoria incontra il perdono e l'amore ritrova la speranza. Perché chiudere i conti con il passato è difficile, ma la partita con la vita non è finita fino all'ultima mossa.


Spero di non fare confusione in questa recensione in quanto questo libro merita davvero di essere letto. Già da come si può intuire dalla trama sopracitata, il libro tratta un'argomento molto forte e, purtroppo, veritiero. In quelle 176 pagine si racconta di due storie incrociate che vi lasceranno un buco nel petto, o almeno è successo così per me. Adele e Pietro sono due rocce mastodontiche che hanno subito attacchi da tutti i fronti e che hanno avuto la forza, il coraggio e la determinazione giusta per restare in piedi, anche se solo per metà. In questo caso preferisco non inserire spoiler evidenti all'interno della recensione perché, credetemi, questo libro merita di essere letto. Siamo circondati da questa letteratura moderna che tratta sempre degli stessi argomenti e racconta spesso la medesima storia ambientata in luoghi diversi o scritta con stili contrastanti, mentre "Tutto l'amore perduto" è un romanzo contemporaneo forte ed incredibilmente bello. Ho trovato profondità in tutte le pagine, in ogni riga o concetto descritto. Antonella Frontani ha uno stile di scrittura sublime, quasi d'altri tempi. Mi ha fatto pensare ai classici che ho letto e a quelli che ancora devo leggere; mi ha fatto pensare al modo deleterio in cui la letteratura piano piano sta cadendo nel ridicolo, e non perché il suo libro rientra in quella categoria. Affatto, è il perfetto contrario. In Italia, come nel mondo, dovrebbero pubblicare molti più libri come questo rispetto ad altri. E con questo la smetto di sviolinare. 
Come ho già detto, lo stile di scrittura è letteralmente perfetto: la grammatica, la struttura e la trama combaciano alla perfezione le une con le altre, il che rende davvero piacevole la lettura e la concentrazione. Ci ho messo un po' a terminare il libro per via di impegni vari, ma ogni volta che trovavo anche solo venti minuti mi immergevo nelle vite di Pietro e Adele come se fossero le mie. Antonella mi ha fatto soffrire con loro, piangere, gioire e sperare come se stesse parlando della mia storia. E, lo specifico, non è il mio caso. Si parla di sofferenza tramutata in forza dalla voglia di vivere una vita migliore, dal dolore tramutato maleducazione e solitudine perché troppo forte, ma Antonella ha voluto trasmettere un messaggio molto forte e a mio avviso bellissimo: tutto passa, tutto si risolve, tutto ha una fine e spesso è incredibilmente bella. 
In questo libro non si parla di un'amore qualsiasi, quello che leggiamo ogni giorno: qui di parla dell'amore puro dei genitori verso i figli, e non c'è niente di più forte al mondo di un genitore che lotta con tutto se stesso per suo figlio. Oltre a questo non posso davvero dirvi altro in quanto rischierei di snocciolare concetti chiavi che potrebbero rovinarvi la lettura, ergo vi lascio con questa piccola ma intensa recensione e con la speranza che questo libro arrivi nelle vostre case. Merita di essere letto e vissuto, ve lo assicuro. 


A presto con una prossima recensione,

Selene.
Ringrazio lo staff "Garzanti" per avermi fatto avere una copia gratuita del libro.

Non sono io, sei tu - Mhairi McFarlane | Recensione

TitoloNon sono io, sei tu.
Autore: Mhairi McFarlane. 
Edizione: Copertina rigida.
Casa editrice: Harper Collins
Prezzo: 14:90€
Pagine: 516
ISBN: 9788869050497

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Trama.


Delia Moss non è ben sicura di sapere dove ha sbagliato.
Quando ha chiesto al suo fidanzato Paul di sposarla e ha scoperto che lui andava a letto con un’altra, ha pensato che fosse colpa sua.
Quando ha realizzato che la vita non sarebbe più stata la stessa, ha pensato che fosse colpa sua.
Ma quando Paul si rifà vivo come se niente fosse accaduto, Delia inizia a pensare: “Forse non sono io il problema. Forse il problema sei tu.”
Da Newcastle a Londra e ritorno, tra lavori loschi, capi eccentrici e giornalisti belli ma noiosi, Delia deve scoprire cosa ne è stato della sua vita e che fare del suo futuro. [ Cliccate qui per leggere un'anteprima.]




Partiamo dal presupposto che Delia Moss, quella che crede di aver sbagliato qualcosa, non ha sbagliato proprio nulla in realtà. il libro racconta di una storia composta da sbagli fatti da una sola persona, non da entrambi. Questo mi mette nella posizione di essere quasi femminista fino all'estremo, ma non è così. Ci tengo a precisarlo. Detto questo partiamo con la recensione che stavolta per forza di cose conterrà qualche spoiler. Quindi ATTENZIONE, SPOILER ALLERT! Delia è stata tradita da Paul dopo anni e anni di convivenza, e lo scopre in un modo non troppo carino (come se scoprire una cosa del genere possa essere in qualche modo piacevole). Finisce per prendere in mano la sua vita lontana dal suo (si fa per dire) Paul e dalla sua città Natale. Ci pensa su mille volte, certo, ma finisce per vivere e lavorare a Londra per quello che, a mio avviso, è un vero e proprio imbecille. Ma almeno questo non ve lo anticipo, non completamente. A Londra ovviamente Delia incontra qualcuno di interessante che odia e ama allo stesso tempo, vive con la sua migliore amica riccona e alquanto Vamp e cerca di tenersi il lavoro che rischia di perdere già dopo il primo giorno. Ecco, queste sono le basi giuste che vi servono per comprendere la mia recensione.
Il libro è scritto molto bene: scorre, è piacevole e la grammatica è eccellente. Il problema secondo me è la trama mal sviluppata. Per tutto il tempo ho aspettato un plot twist, qualcosa che mi tenesse incollata al libro a tal punto di non farmi dormire, ma non c'è stato nulla. Il libro vive da solo, scorre lento e per conto suo. Non c'è nulla che non si possa immaginare, è tutto quasi scontato (o forse sono io che leggo troppo e quindi ho già letto storie come questa). Nonostante un po' mi abbia incuriosito, il libro non mi ha lasciato nulla. Non ho avuto la classica sensazione che si sente quando si finisce un gran bel libro. Ciò nonostante il libro non è male, e dico sul serio. Ormai avrete capito che i miei gusti sono un po' difficili (e se siete come me non leggetelo) ma se avete voglia di leggere qualcosa di simpatico, leggero e vi va di trascorrere un po' di tempo rilassandovi, questo libro è l'ideale. Delia ha un carattere forte che fa capolino nelle pagine anche grazie al suo fumetto, e sarebbe potuto essere un gran personaggio al di fuori di questa storia in particolare. Lei è l'unica cosa che mi sia realmente piaciuta del libro, che mi ha fatto sorridere un po'. Per il resto ogni personaggio è un po' estremizzato e reso tale solo per far da contorno a Delia. Ho sentita una certa forzatura mentre Delia raccontava di chi le stava intorno, come se l'autrice li avesse inseriti come si fa con l'insalata accanto ad una bella bistecca. Per il resto le scelte di Delia sono giustificabili, almeno in parte. E' stata tradita dall'uomo che amava da sempre ,e non per colpa sua, ritrovandosi quindi a dover affrontare a trent'anni l'ennesima nuova realtà. In ogni caso, come sempre, non basatevi solo sulla mia recensione (soprattutto se non è del tutto positiva come questa) e provate a leggere anche altri pareri.
Vi ringrazio per avermi letto di nuovo e spero di leggervi a mia volta tra i commenti nei vari social.
A presto con una prossima recensione,
Selene.
Ringrazio lo staff "HarlequinMondadori" per avermi fatto avere una copia gratuita del libro.



giovedì 26 novembre 2015

Guida astrologica per cuori infranti - Silvia Zucca | Recensione


TitoloGuida astrologica per cuori infranti.
Autore: Silvia Zucca. 
Edizione: Copertina rigida.
Casa editrice: Casa editrice NORD. 
Prezzo: 16:40€
Pagine: 468

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Trama.


Divertente, sexy, romantico, un po' pazzo e soprattutto pieno di speranza. Il romanzo d'esordio di una giovane scrittrice italiana che sta facendo innamorare tutta Europa!


"Trent'anni passati da un po', single (NON per scelta) e con un impiego che offre ben poche prospettive di carriera, Alice Bassi accoglie la notizia del matrimonio del suo indimenticato ex come il proverbiale colpo di grazia. Se non fosse ancora abbastanza, nella piccola rete televisiva per cui lei lavora arriva Davide Nardi. Sguardo magnetico e sorriso indecifrabile, Davide sarebbe il sogno proibito di Alice… peccato sia stato assunto come «tagliatore di teste». Insomma: non ce n'è una che vada per il verso giusto. Ma poi Alice incontra Tio, un attore convinto di conoscere il segreto per avere successo: l'astrologia. Non quella spacciata sui giornali, bensì una «vera» lettura delle stelle, che esistono proprio per segnalarci i giorni più favorevoli per la sfera professionale o per farci trovare l'anima gemella. Seppur scettica, Alice decide di provare e inizia a uscire con uomini compatibili col suo segno zodiacale. Però, stranamente, l'affinità astrale non le impedisce di collezionare incontri sbagliati, fallimenti imbarazzanti e sorprese di cui avrebbe fatto volentieri a meno. Come non impedisce a Davide di diventare sempre più attraente. Tuttavia a lui Alice non osa chiedere di che segno sia. Perché ha paura che la risposta la deluda o, peggio, che la illuda. E perché, in fondo, spera che l’amore non abbia bisogno delle stelle per trovare la sua strada.

In corso di traduzione in 15 Paesi, «Guida astrologica per cuori infranti» racconta con brio e pungente ironia i successi e i disastri di una donna piena di vita, di contraddizioni, di speranze. Una donna come noi. Perché anche se non crediamo nelle stelle, non possiamo fare a meno di guardarle."


Guarda il book trailer





Scheda Autore

Silvia Zucca

è laureata in Letteratura inglese e, come la protagonista del suo romanzo, ha lavorato per anni per una piccola rete televisiva milanese. La sua vera passione, però, è sempre stata la narrativa, cui ora si dedica a tempo pieno, sia come traduttrice, sia come autrice. Guida astrologica per cuori infranti è il suo primo romanzo e si subito imposto come caso internazionale: i diritti di traduzione, infatti, sono stati venduti in 15 Paesi prima ancora della sua pubblicazione in Italia.

Inoltre, ogni venerdì su http://www.illibraio.it/, Silvia Zucca ci racconta storie in cui l'amore e l'astrologia s'intrecciano.





Alice è il mio spirito animale. Dico sul serio: più leggevo di lei più mi rivedevo nelle sue azioni o nei suoi pensieri. Questo è stato uno dei libri più divertenti, frizzanti e piacevoli che io abbia mai letto. Premetto che io e le storie d'amore non andiamo proprio d'accordo, né per quanto riguarda la letteratura o i film, né nella vita reale, ma questo libro l'ho letteralmente mangiato. L'ambientazione e lo stile di scrittura dell'autrice mi hanno fatto amare ogni singola parte. Ogni personaggio è così ben strutturato che ho quasi sentito il bisogno di averlo nella mia vita. Nel complesso il libro è davvero molto semplice, ma è così bello che non potete non leggerlo. L'autrice ha raccontato dell'avversione dell'amore che ha la protagonista nascondendola dietro dei bisogni che Alice finisce per cercare nell'astrologia. E' assurdo, me ne rendo conto, ma è incredibile quante cose riescano a combaciare quando si presta attenzione. Ovviamente non sono il tipo di persona che si fa prendere la mano e consulta l'oroscopo prima di parlare con qualcuno, tuttavia questo libro mi ha messo così tanta curiosità che alla fine una sbirciata l'ho data anche io (se ve lo state chiedendo, non è servito a niente). Ma bando alle ciance e iniziamo con la recensione vera e propria. 
Alice è una donna in carriera molto attraente, sicura e sfigata in amore. Sì, perché sembra che sia scritto sul suo curriculum, o nel passaporto o addirittura nel certificato di nascita. Alice è patologicamente sfigata in amore, ed  proprio questo che la porterà a cercare un appiglio per uscirne, per togliersi di dosso quella che a lei sembra una maledizione. Si avvicina all'astrologia (in modo forse un po' compulsivo-ossessivo) e finisce con l'esaminare chiunque le stia intorno e quindi ad agire di conseguenza. Alice quindi crede di conoscere chiunque solo perché ha saputo leggere il suo oroscopo. E no, non si è limitata ai trafiletti dei quotidiani: Alice ha calcolato l'intero piano astrologico di chiunque faccia parte della sia vita. Non c'è nulla di entusiasmante in questo, se visto sotto il punto di vista critico e realistico, ma il modo in cui Silvia Zucca ha raccontato di Alice ve ne farà innamorare. Ho riso a crepapelle almeno una volta per capitolo e tengo ancora per me alcune battute perché devo rivenderle. Alice e il suo mondo mi hanno rallegrato le giornate e sicuramente finirò per rileggere il libro più volte, conoscendomi. E' ufficialmente il mio "romanzo rosa" preferito in assoluto e non credo che nessuno riuscirà mai a spodestarlo. 

A questo punto non credo ci sia bisogno di specificare a chi lo consiglio o se lo consiglio. Questo libro  deve essere letto da tutte le donne. Che siano appassionate di lettura o no non fa differenza. Vi sfido a non ridere di cuore o a non pensare nemmeno una volta a "ma forse dovrei controllarlo anche io l'oroscopo". Detto questo la smetto di incoronare questo libro. A presto con una prossima recensione, 
Selene.