domenica 20 dicembre 2015

Tutto l'amore smarrito. - Antonella Frontani | Recensione

TitoloTutto l'amore smarrito.
Autore: Antonella Frontani. 
Edizione: Copertina rigida.
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 14:90€
Pagine: 176
ISBN: 978881168819-8 

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Trama.


Quando finisce il passato?
Dove si nascondono i segreti?
Solo tu lo sai.
È il momento di svelarlo.

Adele adora fermarsi a guardare l'orizzonte dove i confini del sole si perdono. Quel panorama le dona serenità, nonostante tutto. Nonostante il lavoro da giornalista in cui non si sente realizzata e i tanti sogni lasciati in un cassetto. La sua unica ragione di vita è Amata, sua figlia. Amata, che ha bisogno di lei più che mai, chiusa nel suo mondo fatto di melodie, spartiti e tasti del pianoforte. Ogni gesto, ogni pensiero, ogni scelta di Adele è per lei nei suoi giorni che scorrono sempre uguali. Fino a quando non conosce Pietro e il suo silenzio che non riesce a trovare una voce. Pietro è sopravvissuto al campo di concentramento di Mauthausen e porta ancora dentro il gelo di quel tempo lontano. I suoni, i rumori, le immagini invadono i suoi incubi. Adele deve solo intervistarlo, poche semplici domande per poi lasciarsi tutto alle spalle. Ma ci sono incontri che cambiano la vita per sempre. Ci sono sguardi capaci di arrivare in luoghi dove il buio non ha lasciato spiragli. Ci sono persone a cui non si può mentire. E questo fa paura. Eppure, più Pietro tenta di fuggire davanti ai suoi fantasmi, più capisce che Adele è la sola che può aiutarlo a fare pace con sé stesso. Perché in lei riconosce i suoi stessi errori. E un dolore simile al suo. Un dolore che parla di un amore impossibile che non ha avuto il coraggio di vincere il destino. Di ferite mai rimarginate. Di scelte senza riscatto. Per la prima volta si sentono vicini a qualcuno senza finzioni né scappatoie. Ma quando il passato torna con la sua forza dirompente, c'è solo una strada da percorrere. La strada più difficile. Quella della verità. A ogni costo. Tutto l'amore smarrito è un esordio potente che lascia una traccia profonda nell'animo di chi lo legge. Antonella Frontani con una penna decisa e suggestiva ci regala una storia che sorprende ed emoziona. Un romanzo in cui la memoria incontra il perdono e l'amore ritrova la speranza. Perché chiudere i conti con il passato è difficile, ma la partita con la vita non è finita fino all'ultima mossa.


Spero di non fare confusione in questa recensione in quanto questo libro merita davvero di essere letto. Già da come si può intuire dalla trama sopracitata, il libro tratta un'argomento molto forte e, purtroppo, veritiero. In quelle 176 pagine si racconta di due storie incrociate che vi lasceranno un buco nel petto, o almeno è successo così per me. Adele e Pietro sono due rocce mastodontiche che hanno subito attacchi da tutti i fronti e che hanno avuto la forza, il coraggio e la determinazione giusta per restare in piedi, anche se solo per metà. In questo caso preferisco non inserire spoiler evidenti all'interno della recensione perché, credetemi, questo libro merita di essere letto. Siamo circondati da questa letteratura moderna che tratta sempre degli stessi argomenti e racconta spesso la medesima storia ambientata in luoghi diversi o scritta con stili contrastanti, mentre "Tutto l'amore perduto" è un romanzo contemporaneo forte ed incredibilmente bello. Ho trovato profondità in tutte le pagine, in ogni riga o concetto descritto. Antonella Frontani ha uno stile di scrittura sublime, quasi d'altri tempi. Mi ha fatto pensare ai classici che ho letto e a quelli che ancora devo leggere; mi ha fatto pensare al modo deleterio in cui la letteratura piano piano sta cadendo nel ridicolo, e non perché il suo libro rientra in quella categoria. Affatto, è il perfetto contrario. In Italia, come nel mondo, dovrebbero pubblicare molti più libri come questo rispetto ad altri. E con questo la smetto di sviolinare. 
Come ho già detto, lo stile di scrittura è letteralmente perfetto: la grammatica, la struttura e la trama combaciano alla perfezione le une con le altre, il che rende davvero piacevole la lettura e la concentrazione. Ci ho messo un po' a terminare il libro per via di impegni vari, ma ogni volta che trovavo anche solo venti minuti mi immergevo nelle vite di Pietro e Adele come se fossero le mie. Antonella mi ha fatto soffrire con loro, piangere, gioire e sperare come se stesse parlando della mia storia. E, lo specifico, non è il mio caso. Si parla di sofferenza tramutata in forza dalla voglia di vivere una vita migliore, dal dolore tramutato maleducazione e solitudine perché troppo forte, ma Antonella ha voluto trasmettere un messaggio molto forte e a mio avviso bellissimo: tutto passa, tutto si risolve, tutto ha una fine e spesso è incredibilmente bella. 
In questo libro non si parla di un'amore qualsiasi, quello che leggiamo ogni giorno: qui di parla dell'amore puro dei genitori verso i figli, e non c'è niente di più forte al mondo di un genitore che lotta con tutto se stesso per suo figlio. Oltre a questo non posso davvero dirvi altro in quanto rischierei di snocciolare concetti chiavi che potrebbero rovinarvi la lettura, ergo vi lascio con questa piccola ma intensa recensione e con la speranza che questo libro arrivi nelle vostre case. Merita di essere letto e vissuto, ve lo assicuro. 


A presto con una prossima recensione,

Selene.
Ringrazio lo staff "Garzanti" per avermi fatto avere una copia gratuita del libro.

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