Autore: Francesca Barra
Edizione: Copertina rigida.
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 14,90€
Pagine: 200
ISBN: 978881168880-8
ISBN: 978881168880-8
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Trama.
Ci vuole coraggio per inseguire un sogno.
Ci vuole coraggio per inseguire un sogno.
L'erba selvatica profuma di salvia e menta e lambisce il sentiero che porta al mare. Teresa è solo una bambina, ma sa già cosa urlare al vento davanti a quella distesa azzurra: ”Io non me ne voglio andare”. Per nessuna ragione vuole lasciare quella terra di cui conosce ogni scorcio, ogni odore, ogni sapore: la Basilicata. Ama tutto di quella regione, la magia dei sassi di Matera che l'hanno vista nascere e il calore della costa che l'ha accolta anni dopo. Lì sogna di costruire la sua famiglia, il suo futuro. E il suo desiderio si è realizzato.
Ora, invece, Caterina sua nipote, non vede l'ora di andare via. Di lasciare il paesino in cui è cresciuta, in cui le tradizioni regnano immutate. Vuole sapere cosa significhi sentirsi straniera, persa in una grande città. Vuole staccarsi dalla sua famiglia che adora, ma che nello stesso tempo è come un grande albero in cui i singoli rami perdono la loro identità. Quella famiglia di cui sua nonna Teresa è il perno centrale intorno a cui ruota tutto. Sua nonna Teresa che ha i suoi stessi capelli scuri e la stessa forza di seguire il proprio istinto. Caterina sa che quello che le unisce è un legame speciale. Così quando si trasferisce a Roma per studiare all'università la cosa più importante che porta con sé è l'agenda in cui la nonna le ha dettato le sue ricette. In un'estate che la ragazza non dimenticherà mai, le ha insegnato a cucinare mentre i ricordi riaffioravano preziosi: la sua infanzia, il suo amore per Don Mimì, il suo dono segreto di prevedere il futuro, l'attaccamento alla sua terra e alla sua casa.
E Caterina inizia a guardare la sua vita con occhi nuovi. Scopre che le radici non sono sempre qualcosa che impedisce di volare, ma possono essere ali che portano verso cieli inaspettati. Impara che le ragioni del cuore spesso sono imperfette e che questa è la loro bellezza.
E quando il vento della sua Basilicata la richiama ha molto da dirle. È tornato a soffiare solo per lei. Ma Caterina sa che per ascoltarlo ci vuole coraggio. Il coraggio di seguire la strada che porta dove si avverano i sogni.
Ora, invece, Caterina sua nipote, non vede l'ora di andare via. Di lasciare il paesino in cui è cresciuta, in cui le tradizioni regnano immutate. Vuole sapere cosa significhi sentirsi straniera, persa in una grande città. Vuole staccarsi dalla sua famiglia che adora, ma che nello stesso tempo è come un grande albero in cui i singoli rami perdono la loro identità. Quella famiglia di cui sua nonna Teresa è il perno centrale intorno a cui ruota tutto. Sua nonna Teresa che ha i suoi stessi capelli scuri e la stessa forza di seguire il proprio istinto. Caterina sa che quello che le unisce è un legame speciale. Così quando si trasferisce a Roma per studiare all'università la cosa più importante che porta con sé è l'agenda in cui la nonna le ha dettato le sue ricette. In un'estate che la ragazza non dimenticherà mai, le ha insegnato a cucinare mentre i ricordi riaffioravano preziosi: la sua infanzia, il suo amore per Don Mimì, il suo dono segreto di prevedere il futuro, l'attaccamento alla sua terra e alla sua casa.
E Caterina inizia a guardare la sua vita con occhi nuovi. Scopre che le radici non sono sempre qualcosa che impedisce di volare, ma possono essere ali che portano verso cieli inaspettati. Impara che le ragioni del cuore spesso sono imperfette e che questa è la loro bellezza.
E quando il vento della sua Basilicata la richiama ha molto da dirle. È tornato a soffiare solo per lei. Ma Caterina sa che per ascoltarlo ci vuole coraggio. Il coraggio di seguire la strada che porta dove si avverano i sogni.
guarda il trailer ufficiale:
L'autrice
Francesca Barra è una scrittrice, giornalista, conduttrice televisiva e radiofonica.Verrà il vento e ti parlerà di me è il suo primo romanzo. Una storia profonda che parla di una terra, di cui l'autrice è originaria, ricca di fascino, mistero e tradizioni. Una storia in cui il passato ha il sapore delle cose preziose il cui valore non sfiorisce mai. Una storia in cui la cucina è aggregazione, è insegnamento, è vita. Due donne e la magia di trovare il proprio posto nel mondo.
Non so bene da dove iniziare in quanto ho così tante cose da dire su questo libro che vorrei sputarle fuori tutte in una volta. Francesca Barra (che dopo questo gioiellino inizierò a seguire sul serio) ha scelto di raccontare una di quelle storie che generalmente vengono ignorate da chi non ha molto tempo, chi non le trova interessanti, o chi non ha voglia di sedersi e ascoltare qualcosa di davvero bello e reale. La storia raccontata in questo libro mi ha riempito il cuore di amore, voglia di dare il meglio e di essere migliore. Perché sì, i racconti presenti in questo libro fanno capire quanto poco valore diamo alle piccole cose e quanto a volte non ci si riesce a rapportare con la cultura moderna e la tradizione. Chi lo ha detto che non possono combaciare o, quanto meno, collidere fino a coesistere? Teresa e Caterina sono il chiaro esempio di quanto questo sia possibile, di quanto migliorerebbe molte cose. Come sempre non scendo nei dettagli per non anticipare troppe cose del racconto, ma alcune cose ve le dico comunque. "Verrà il tempo e ti parlerà di me" è un libro che parla di donne, di una nonna e una nipote che sono riuscite ad amarsi fino a completarsi a vicenda. Ho letto amore e complicità in quelle pagine e mi hanno fatto ricordare in qualche modo alcuni membri della mia famiglia, facendomi sentire eternamente grata. Francesca Barra con la sua scrittura perfetta e il suo stile comprensibile, che fila liscio, è riuscita a toccare le corde più nascoste del mio animo. E spero vivamente che questo accada anche con voi, perché questo libro merita davvero tanto. Non è una lettura impegnativa, anzi, se si ha del tempo libero è probabile che in una giornata il libro sia già finito e vi lasci con un sorriso e un po' di malinconia. Si sa che i bei libri, una volta finiti, lasciano una sensazione di sconforto al lettore. E' come dire addio - o arrivederci- a un conoscente che vi ha colpito in particolar modo. Ed è così che vi sentirete dopo aver letto questo libro. Non ho apprezzato molto le parti scritte in dialetto, non perché non lo apprezzo ma perché non lo capisco. Almeno non tutti i termini. Ma questa è l'unica "pecca" di questo piccolo gioiello. Ci sono dei concetti descritti da Teresa che lasciano da pensare, che fanno riflettere su quanto una mamma, una nonna una donna possa essere forte e decisa, su quanto molte tradizioni del sud siano così radicali che cambiano il modo di vedere a chi le tocca con mano. Nel libro è descritto in modo così bene il loro modo di pensare che quasi l'ho sentito mio, che proprio non ho nulla a che fare con quella realtà. Certo, sono una di quelle lettrici che si fanno trasportare così tanto da sentirsi parte del libro, lo ammetto, ma trovo che il bello sia proprio in questo. I libri vanno vissuti, non solo letti.
Ad ogni modo, dopo questa recensione è ovvio che consiglio il libro a chiunque. Non c'è un "soprattutto" o un "preferibilmente per", questo libro è per chiunque. Sono certa che chi ama l'Italia, le tradizioni e l'aspetto viscerale di noi Italiani apprezzerà molto il racconto. Per ora vi saluto e vi do appuntamento alla prossima recensione. A presto.
Selene.
Ringrazio la gentilissima Francesca Rodella e la Garzanti per l'opportunità di recensire questo e altri libri a venire, e per aver accettato la collaborazione con il mio blog.
sono mauro secci ciao amore francy il tuo libro e meraviglioso e poi a piu successo di 50 sfumature di grigio ,sei una brava giornalista oltre che un ottima scritrice di libri averne di donne culturali cosi e un onore .e che prima o poi vorrei conoscerti per parlare con te .sei affascinante incantevole e poi tifi juve come me.un bacio dolcissimo a te francy
RispondiEliminaQuesto libro mi incuriosisce,ancora di più ora che ne hai parlato in toni tanto entusiasti :3
RispondiEliminasono mauro secci be verra il vento e ti parlera di me e un romanzo scritto con eleganza e stile di una giornalista seria non una raccomandata che descrive la bellezza della basilicata di policoro e le sue tradizioni con inserite ricette gastronomiche semplici e non le sofisticate di cracco o oldani che o visto ieri sera a matrix e che ci mangia con quello non soddisferebbe neanche un povero . e che ieri sera a fatto l intervista al responsabile del expo davvero brava .e poi leggersi tutta la vita in un giorno per capire che giornalista sia oltre che bella e in gamba .e poi noi abbiamo le migliori tra lei e paola maugeri davvero mitiche e perfortuna a francy barra lo seguita a tiki taka su italia 1 meravigliosa
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