lunedì 15 giugno 2015

Le ali della vita - Vanessa Diffenbaugh | Recensione

Titolo: Le ali della vita.
AutoreVanessa Diffenbaugh
Edizione: Copertina rigida.
Casa editrice: Garzanti 
Prezzo: 18,60€
Pagine: 336
ISBN978-88-11-67059-9   
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Trama.

Questa è la storia di un amore immenso e imperfetto, come la vita.
Questa è la storia della paura di una madre e del coraggio di un figlio.
Questa è la storia di come anche un solo abbraccio può scacciare dal cuore la solitudine.
 

È notte e la nebbia è illuminata a tratti dai fari delle macchine che sfrecciano accanto a lei. Letty si asciuga l'ennesima lacrima e preme ancora più forte il piede sull'acceleratore. Deve correre il più lontano possibile, fuggire da tutti i suoi sbagli, è la cosa migliore per tutti. Perché la sua vita è stata difficile, ha inanellato una serie di errori uno dietro l'altro e adesso tutte le sue paure sono tornate a tormentarla, senza lasciarle una via di scampo. Intanto, ormai molte miglia lontano, i suoi due figli, Alex e la piccola Luna, stanno dormendo serenamente. Non sanno che la mamma li ha lasciati da soli nel loro letto, schiacciata dal terrore di non essere una buona madre. Convinta che senza di lei Alex e Luna saranno più felici. 
Quando Alex si sveglia e si accorge che Letty non c'è più, capisce che non deve farsi prendere dal panico. Deve occuparsi della sorellina e seguire le regole. Perché Alex ha quindici anni ed è solo un ragazzino, ma è dovuto crescere in fretta per aiutare sua madre Letty e i suoi occhi troppo spesso tristi. A volte guarda verso il cielo e sogna di volare via, in un posto dove l'azzurro del cielo li possa di nuovo colorare di felicità. La sua passione sono la matematica e lo studio delle rotte migratorie degli uccelli. Da loro ha imparato che non importa quanto voli lontano, c'è sempre un modo per tornare a casa. Alex sa che deve trovare il modo di far tornare anche la sua mamma. Solo lui può farlo, solo lui può curare le sue ali ferite e farle spiccare di nuovo il volo. Perché anche quando l'orientamento è perso, l'amore può farci ritrovare la rotta verso il nostro cuore.

Dopo l'enorme successo del Linguaggio segreto dei fiori, bestseller internazionale venduto in più di 40 paesi, ancora ai vertici delle classifiche italiane a tre anni dall'uscita, Vanessa Diffenbaugh torna con un romanzo dalla forza dirompente. 



L'autrice
Vanessa Diffenbaugh si è laureata a Stanford in Scrittura Creativa e in Educazione Artistica. Ha lavorato a lungo e lavora tutt'oggì in associazioni no-profit aiutando e accogliendo giovani 'a rischio', senzatetto e bambini in affido. Lei e il marito sono genitori biologici di due bambini di 2 e 3 anni, Gracida e Miles — mentre loro dormivano lei ha scritto il libro — ma hanno anche in affido il giovane Trevon Lyle. Vanessa inoltre gestisce una rubrica mensile sull'educazione dei figli nel giornale locale di Sacramento. Il linguaggio segreto dei fiori (Garzanti 2011) è il suo primo romanzo. È un fenomeno editoriale quasi senza precedenti. Conteso da tutti gli editori del mondo, è stato venduto in trenta paesi, dopo aste agguerrite e cifre record. In uscita contemporanea in tutto il globo, racconta, attraverso uno dei personaggi più straordinari mai creati, una storia di forza e di coraggio, di redenzione e di sofferenza, di amore e di incredibile sete di vita.

Aggiunta personale: Vanessa Diffenbaugh in realtà sa leggere dentro le persone. Ho letto entrambi i suoi libri e ho avuto sempre l'impressione che lei sapesse cosa stava scrivendo. Vanessa, a mio avviso, è una delle scrittrici che non si lancia in un nuovo lavoro solo perché deve, ma perché lo sente, perché conosce a 360° la storia che sta per raccontare. Non parla per sentito dire. O almeno questo è ciò che è arrivato a me. Sono pochissime le scrittrici che mi appassionano così tanto. Per ora mi è successo solamente con lei, Danielle Trussoni (Angelology) e J.K. Rowling. Ecco, loro tre per me sono una sorta di triade intoccabile.



Questo libro l'ho letteralmente mangiato. Quasi non dormivo per poterlo finire subito. Tuttavia, date le esperienze passate con la fretta e la nostalgia per i libri terminati troppo presto, ho scelto di gustarmelo e di leggerlo il più lentamente possibile riuscendo a farlo durare quattro giorni invece che uno e mezzo. Il che è un traguardo, dati i precedenti. Ad ogni modo vi avviso che sono di parte: Vanessa è una elle mie scrittrici preferite in assoluto quindi questa recensione sarà soprattutto una sorta di post divinatorio. Okay, forse no, ma trasparirà parecchio amore per lei. 
La stesura del libro è scorrevole e avvincente, prende dalla prima parola all'ultima senza mai stancare. Ci sono degli attimi in cui credi stia per accadere il peggio, altri in cui odierai la protagonista (Letty) e altri ancora in cui vorresti abbracciarla. Vanessa ha snocciolato quasi ogni sfumatura del carattere dei protagonisti come se stesse parlando di se stessa o dei loro fratelli. Non stava semplicemente raccontando la loro storia, lei li conosceva! Questo è quello che più mi fa impazzire del suo modo di scrivere. Non lascia nulla al caso, è tutto li ed è tangibile come se stesse capitando a te o a qualcuno che conosci e, tanto alla trama del libro, forse avrete sofferto con me, Letty, Alex, Luna e il resto dei protagonisti. Tutti i personaggi vengono in qualche modo spiegati a dovere, tutti tranne Sara, la migliore amica di Letty, ma ha un ruolo così marginale che quasi non ci si fa caso. 
Ad ogni modo, la storia parla di una mamma con così tanti problemi che potrebbe darli in beneficenza e con troppe paure che la spingono a fare errori su errori. E' una pessima mamma e, diverse volte durante il racconto, ho avuto voglia di schiaffeggiarla. Ma alla fine di tutto, se si pensa a tutto ciò che è stato descritto, alla sua storia e alla sia vita, si riesce a capire tutto di Letty e non la si può odiare. E' impossibile. Un' altra cosa che ho adorato sono le descrizioni delle ambientazioni e il modo in cui Vanessa ci ha infilato dentro scienza, politica, istruzione e umanità. Sul serio, in questo libro c'è di tutto e niente vi lascerà indifferenti. Le storie non sono forzate, anzi, vengono raccontate con così tanta attenzione e minuzia che per un attimo ho avuto l'impressione di leggere lo script di un film in fase di lavorazione. E, dico sul serio, secondo me la trama sarebbe ottima per un bel film. Ho amato la storia di Yesenia, la ragazza di Alex. L'ho fatto a tal punto che ho avuto voglia di prenderla con me e amarla anche io. Nel libro è uno dei personaggi più amati e coccolati, insieme a Luna che è una bambina di sei anni tutta capricci e troppo amore da dare. Vi sto dicendo anche troppo mi sa, ma non riesco a fermarmi. 
Ci sono altri due personaggi che seppur marginali sono presenti in una maniera costante e vera: i nonni Espinosa. Sono i genitori di Letty e sono fantastici. Il lavoro che svolge Enrique è davvero originale ed affascinante, a tal punto che sono andata a googlare su di esso per vedere se effettivamente c'è qualcuno che svolge una mansione del genere. Insomma, questo libro è così bello che potrei continuare a parlare delle 336 pagine in modo dettagliato per ore e ore. Ma non posso, altrimenti vi anticipo troppe cose. Non vi sto nemmeno a dire a chi consiglio questo libro, perché è evidente che lo consiglierei a chiunque. Il volo è scritto su ogni parola che ho utilizzato per scrivere questa recensione, quindi ve lo lascio intendere (per quanto scontato sia)

Credo di aver detto tutto, o almeno il minimo. Credetemi, ho troppe cose da dire e se non mi fermo finirete per linciarmi per gli spoiler. Fatemi sapere che ne pensate e, soprattutto, se avete letto anche "il linguaggio segreto dei fiori".
A presto,  Selene. 

Ringrazio la gentilissima Francesca Rodella e la Garzanti per l'opportunità di recensire questo e altri libri a venire, e per aver accettato la collaborazione con il mio blog.


Come per il precedente libro, Vanessa ha voluto distinguere la copertina del suo libro dando la possibilità da un vero fanatico (come me) di scegliere quella che sente più sua. Di nuovo, come per "il linguaggio segreto dei fiori" ogni copertina ha qualcosa di diverso, compresi i significati. Questa volta invece di trovare quattro fiori diversi, troviamo dei simboli che, ovviamente, troviamo anche all'interno del libro. Il cuore simboleggia l'amore, la gabbia simboleggia il coraggio di cambiare, il lucchetto simboleggia la fedeltà e la farfalla, ovviamente,  la libertà. Sono delle piccole chicche, delle cose in più che personalmente apprezzo molto. Anzi, forse un po' di più. Adoro queste piccole accortezze, mi fanno sentire l'amore e la voglia che caratterizza la scrittrice e mi fa molto piacere che abbia scelto di tramandare questa piccola personale tradizione anche nel secondo libro. 



INFO: Il primissimo post sul mio blog l'ho dedicato proprio a "il linguaggio segreto dei fiori". Quindi se volete tutte le informazioni sul libro potete trovarlo in questo link. [ Selene consiglia: Il linguaggio segreto dei fiori. ]

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