martedì 30 giugno 2015

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome - Alice Basso | Recensione

Titolo: L'imprevedibile caso di una scrittrice senza nome.
AutoreAlice Basso
Edizione: Copertina rigida.
Casa editrice: Garzanti 
Prezzo: 14,90€
Pagine: 280
ISBN978881168830-3    
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Trama.

Scrivere è il suo mestiere
I libri la sua passione
Ma quello che non sa
è che possono salvare la vita
 



Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora.
Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.
E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione. Perché un'autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. C'è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.
Come nel più classico dei romanzi, Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c'è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo: dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.
L' imprevedibile piano della scrittrice senza nome è il sorprendente esordio di Alice Basso. Una voce nuova, unica, esilarante. Un tributo al mondo dei libri, all'amore che non ha regole e ai misteri che solo l'intuito può risolvere. Una protagonista indimenticabile che vi dispiacerà lasciare alla fine del romanzo.  


guarda il trailer ufficiale:




L'autrice
Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora in una casa editrice. Nel tempo libero finge di avere ancora vent'anni e canta in una band di rock acustico per cui scrive anche i testi delle canzoni. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.

Aggiunta personale: Conosco per la prima volta Alice con questo libro, e dire che l'ho trovata fresca e geniale è poco. E' chiaro il suo livello di sapere e di esperienza e adoro il fatto che continui a citare i gialli e i romanzi di Agatha Christie. L'ho adorata in parole povere, e credo che semmai uscirà un altro suo libro io sarò li a prendere una mia persona e copia. 
Cosa dicono di lei? Solo cose belle, ovviamente!

«Alice Basso debutta con una trama poliedrica e convincente senza perdere mai di vista l'amore per i libri.»
Donna Moderna

«L'incontro fatale tra una ghostwriter e uno scrittore in un brillante romanzo d'esordio.»
Gioia

«Si fa leggere d'un fiato la Basso. Sa farci sorridere e parteggiare per la protagonista. Scrive con stile leggero. Non le chiediamo nulla di più se non di prepararci la prossima avventura di Vani.»
Sette

«A volte può accadere che un romanzo d'esordio si riveli sorprendente, come nel caso di L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
la Repubblica
 



Ero riluttante, lo ammetto. All'inizio Vani mi è sembrata troppo esagerata, troppo ripetitiva troppo tutto. Leggevo ovunque la parola "viola" e la frase "Se solo me ne fregasse qualcosa", pensando che se il libro sarebbe stato tutto così lo avrei mollato subito. E invece, nonostante la frase e il colore, il libro mi ha preso talmente tanto che non ricordo nemmeno se poi lo ha ripetuto così tanto. Alice ha fatto capire perché a Vani non fregava mai nulla di niente, mischiando la sua storia a quella di altri e rendendo tutto un mix perfetto di ogni cosa. E' chiaro che la scrittrice e la protagonista abbiano carattere da vendere, perché se non è così allora non ho proprio capito nulla del libro. C'è una cosa che ho apprezzato davvero tanto, ed è la presenza di diversi mondi e di diverse storie tutte trattate il giusto e non esposte in modo indecente. Ho letto alcuni libri che volevano essere definiti divertenti quando in realtà erano tristi, ma non questo. L'imprevedibile caso della scrittrice senza nome vi lascerà senza parole. 
Rileggerei il libro anche ora solo per raccogliere tutti gli indizi che ha lasciato qua e la tra una battuta e l'altra (perché sì, è divertentissima!), così, per il puro gusto di arrivarci e di cogliere ogni cosa. Il commissario mi ricorda molto qualcuno che tutte le amanti dei gialli riconosceranno, ma con una nota simpatica e solidale. Tutti i personaggi, anche quelli appena citati, sono caratterizzati così bene che si sente il loro tocco, si capisce bene che ruolo hanno. Tutti tranne uno, diciamo, ma lui avrà ciò che merita (Ho esultato davvero in quel punto.). Nel libro ho trovato elementi come la famiglia, l'amicizia, la solidarietà, la furbizia, la cultura. Vani è davvero colta e furba, da premio. E' una donna forte che ha sempre saputo cosa fare e come farlo, e ce n'è fregata del prossimo. Si è costruita, si è difesa, si è aiutata affinché tutto andasse come voleva lei. E se perde qualcosa? Non importa, lei sa sempre come cavarsela. E davvero incredibile, unica. E io l'ho adorata! Parliamo un po' degli altri, anche se spero di non scendere un po' troppo nel dettaglio. Il suo editore è uno di quegli uomini che meritano se qualcosa finisce per andare storto, e sarete d'accordo con me a fine libro. Morgana. Oh Morgana l'ho apprezzata davvero tutto, soprattutto per il rapporto che ha con Vani. A ripensarci è forse l'unica ad aver completamente un buon rapporto con lei, togliendo il commissario. Ad ogni modo la storia tiene incollati, vi farà bramare la scena successiva e spronerà il cervello a pensare di più per cercare di capire che cosa ha in mente Vani, cosa combinerà dopo. E' un piccolo uragano di simpatia, intelligenza e talento che deve essere conosciuto. Dico sul serio. Ora, come sempre, non vorrei scendere nei dettagli. Il libro mi è piaciuto molto, tant'è che l'ho già consigliato a qualche mia amica (l'ho ricattate, ma questa è un'altra storia). L'idea della Ghostwriter è geniale e diversa, non ho mai letto nulla che parlasse di una figura professionale come quella e mi è piaciuto molto leggere della mente camaleontica di Vani. E non solo sul lato lavorativo. 

A questo punto la smetto di sproloquiare. Consiglio questo libro soprattutto a chi ama usare il cervello, a chi ama cogliere indizi e cercare la soluzione (la parte "gialla" del libro è molto carina, vi appassionerà), e a chi piace leggere storie diverse. Non troverete amore smielato e donne che si annullano per l'amore di un uomo che le maltratta (dato che va tanto di moda, purtroppo). In questo libro Alice ha descritto una donna che ha fatto della sua fragilità una forza. Di una donna che è consapevole di ogni minima cosa che la riguarda e va avanti per la sua strada senza occuparsi troppo di chi non la capisce o la deride. Vani è una vera e propria forza, e vi sfido a non amarla. Dico sul serio.
A presto,  Selene. 

Ringrazio la gentilissima Francesca Rodella e la Garzanti per l'opportunità di recensire questo e altri libri a venire, e per aver accettato la collaborazione con il mio blog.


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