mercoledì 29 luglio 2015

Le due metà del mondo - Marta Morotti | Recensione

Titolo: Le due metà del mondo.
AutoreMarta Morotti
Edizione: Copertina flessibile.
Casa editrice: Harlequin Mondadori. 
Prezzo: 12,90€
Pagine: 236
ISBN9788869050374     
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Trama.


Maria ha diciannove anni, vive a Torino e ha appena finito gli esami di maturità. Vorrebbe fare la psicologa ma è destinata invece, alla fine dell'estate, ad entrare in fabbrica, come suo padre. Maria si è costruita un mondo tutto suo, curato in ogni minimo particolare, un mondo che le garantisce un'apparente sicurezza, che di fatto non possiede. Una parte della sua vita è come chiusa in una scatola e ciò che le serve veramente è una chiave che le permetta di aprire quella scatola e di far uscire ciò che la sua mente e il suo cuore rifiutano di accettare. Arriva un momento infatti, in cui, costretta a lasciare l'ambiente protetto in cui è cresciuta, comincia a sentirsi attratta da un'esistenza fatta di cose normali, concrete, che le offre la possibilità di sciogliere le catene alle quali ormai è abituata da troppo tempo. Ma come lasciarsi andare a una nuova vita e smettere di combattere? L'ombra di un fratello ingombrante e di un padre assente continuano a trattenerla in una prigione in apparenza dorata, fino a quando, inaspettatamente Maria dovrà fare i conti con sentimenti nuovi che cambieranno la sua vita per sempre.


L'autrice
Anche questa volta ho scoperto ben poco sull'autrice (se non che è geniale e mi ha fatto stringere il cuore). Potete trovarla su Twitter e acquistare il suo libro qui. Vi verrò recapitata a casa una copia con dedica. Quando ho letto quella sul mio libro ne sono rimasta felicissima! ( Ah Marta, adoro la tua scrittura.) Cosa posso dirvi su di lei? Il suo stile è davvero fluente e capibile. Credo che sia una di quelle scrittrici consapevoli di quello che stanno scrivendo. Non va alla cieca né si affida alla storia. O almeno questo è quello che è sembrato a me. Nella recensione vi spiegherò meglio a cosa mi riferisco. La storia  davvero bella ed inaspettata e mi piacerebbe davvero parlare con lei per farle qualche domanda riguardo al libro.  Ad ogni modo, iniziamo con la recensione. 


Maria Russo è una ragazza destinata a lavorare in Fabbrica con suo padre per portare avanti la famiglia. Ha diciannove anni e il suo amico Salvatore (Sasà) è una costante nella sua vita. Vive con sua madre Lucia, suo padre Alfio e suo fratello Omar che rappresenta il "punto debole" della famiglia. Omar nasce qualche anno dopo di Maria e, per via di un errore di sua madre, riscontra dei problemi celebrali. Omar infatti è un ragazzo ritardato ed è a lui che la famiglia dedica tutte le sue attenzioni e il denaro. Maria sceglie di rinunciare al suo sogno di diventare una psicologa - nato a causa della malattia del fratello- e di lavorare per il resto della vita. E' una ragazza solitaria, riflessiva e poco socievole. Parla poco e solo con Sasà. Abitano a Torino, anche se la famiglia ha origini Siciliane. E' una famiglia felice la loro, nonostante gli stenti della vita di tutti i giorni. Riescono a mettere da parte qualche soldo per andare tutte le estati a fare una vacanza e si siedono a tavola ogni sera per parlare. L'unico ostacolo per la felicità di Maria è Omar. 
La storia inizia con Maria e finisce con Lucia, sua madre. Ogni singola pagina e ogni singola parola presente nel libro è importante per riuscire a capire il finale. il magnifico e triste colpo di scena che arriva alla fine del racconto di Maria. Sarà infatti Lucia a spiegare tutto, a chiarire i dubbi che il lettore avrà sicuramente arrivato a quel punto. Ma non parliamo subito di questo, partiamo dal principio. Tutto inizia con le vacanze estive che seguono la maturità di Sasà, Maria e Sara. Sara è la ragazza che cercherà di prendere il posto di Salvatore durante la sua vacanza estiva di qualche giorno. Il tutto succede velocemente, se si parla di arco temporale, ma non per quanto riguarda il racconto. Maria infatti racconta dettagliatamente come si sente riguardo la sua vita, quella di Omar e il suo sentirsi inadeguata e diversa. E' profondo il racconto di Maria e, personalmente, l'ho sentito dalla prima parola all'ultima. Ma non mi aspettavo ciò che sarebbe successo, o quanto meno cosa si scopre. Il libro è davvero molto toccante, ricco di nozioni e lezioni che sono certa arriveranno al cuore e alla mente di chi leggerà queste pagine. Non credo che sia un libro adatto a tutti, anzi. Credo che la profondità della trama possa essere fraintesa. Un pubblico più giovane forse riderebbe sopra alla storia di Maria, ma prima o poi capirebbe. 
Il libro non parla assolutamente di storie d'amore, di intrecci e uscite glamour come ci si aspetterebbe da un libro la cui protagonista è una diciannovenne. Non è affatto superficiale e credo davvero che mi abbia lasciato qualcosa di importante dentro. Lucia Russo è una donna così forte da far sembrare intere montagne fatte di gelatina. E' da ammirare, è da abbracciare. almeno è questo il primo pensiero che ho avuto non appena ho finito di leggere il libro. Volevo abbracciare Lucia e lo farei ancora. 
Di nuovo, vorrei poter dire di più e spiegare diverse cose ma rischierei di anticiparvi troppo e preferisco evitare. 
Ho adorato la caratterizzazione dei personaggi e del contesto. Maria è così realistica e vera che non ti accorgi di cosa le succede finché Lucia non lo spiega. E ho amato questa delicata bravura che ha dimostrato avere Marta Morotti.

A chi consiglio il libro? A chiunque sia pronto ad affrontare una storia che parla di problemi veri e argomenti scottanti. A chi sa essere empatico e comunicare davvero con qualcuno diverso, problematico. Ma lo consiglio anche a chi è davvero stanco delle favolette che si leggono ovunque. Questa storia è vera come ogni giornata che viviamo, e fa riflettere. E' un piccolo tesoro da custodire. 
Alla prossima recensione, Selene. 

Ringrazio lo staff "Harlequin Mondadori" per avermi inviato questo e altri libri e per aver accettato la collaborazione con il mio blog. 

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